Il maestro

  • Regia: Andrea Di Stefano
  • Attori: Pierfrancesco Favino, Tiziano Menichelli, Giovanni Ludeno, Dora Romano
  • Genere: Drammatico
  • Paese: Italia
  • Durata: 125′
  • Al cinema dal 13 novembre 2025

Estate, fine Anni Ottanta. Felice (Tiziano Menichelli), una giovane promessa del tennis, su cui il padre ripone tutte le sue speranze per un futuro non solo glorioso ma anche remunerativo, dopo anni di duro allenamento deve affrontare i tornei nazionali. Il ragazzo viene allora affidato dal padre a Raul (Pierfrancesco Favino), un sedicente ex campione di tennis segnato dal fallimento e in cura presso un centro di salute mentale, che sta cercando di ridare un senso alla sua vita. I due partono per un viaggio lungo la costa italiana che, di torneo in torneo, li porterà a far nascere tra loro un rapporto nuovo e profondo.

Dopo il successo de L’ultima notte di Amore (2023), Andrea Di Stefano torna alla regia di un nuovo film con protagonista ancora una volta Pierfrancesco Favino. 

Il maestro è una commedia, un dramma, un film che parla di sport, ma soprattutto è una pellicola su un percorso di crescita di un adolescente che deve affrancarsi da un genitore incombente, ma anche di un adulto che passa da stati euforici a momenti di depressione e cerca di uscire dal tunnel.

Grazie a una recitazione intensa di Favino, ma anche del giovane Menichelli, vera rivelazione del film, il regista delinea senza mai cadere nel retorico, e anche con momenti di pungente ironia, il percorso del rapporto di Raul e Felice che non è un rapporto di padre-figlio, né semplicemente di maestro-allievo, ma diventa una relazione dell’adulto che, con tutte le sue debolezze, diventa per il giovane un maestro di vita.

Da parte sua il ragazzo diventa un maestro per Raul nei momenti critici in cui l’uomo ridiventa un adolescente non cresciuto.

Il tennis rimane solo un pretesto per mettere in relazione i due, che devono liberarsi dei propri fantasmi: due perdenti che usciranno vincitori, l’uno affrancandosi dal padre, l’altro dalla  depressione.

Il regista dà prova di una commedia drammatica convincente e  coinvolgente, ci si emoziona senza facili lacrime.  

Presentato fuori concorso alla 82^ Mostra del Cinema di Venezia.

Classificazione: 3 su 5.

Da

Una replica a “Il maestro”

  1. Avatar silviettap78

    Ti porta su e giù. Ti emoziona, con grazia e delicatezza e senza far troppo rumore

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