Duse

  • Regia: Pietro Marcello
  • Attori: Valeria Bruni Tedeschi, Fanni Wrochna, Noémie Merlant, Fausto Russo Alesi, Edoardo Sorgente, Vincenzo Nemolato, Gaja Masciale, Vincenza Modica, Mimmo Borrelli, Savino Paparella
  • Genere: Biografico
  • Paese: Italia
  • Durata: 122’
  • Al cinema dal 18 settembre 2025

Il ritratto di Eleonora Duse negli ultimi anni della sua carriera, apparentemente conclusa. Nel momento difficile di transizione tra la Grande Guerra e l’ascesa del fascismo, la Divina sente un richiamo più forte di ogni rassegnazione e torna lì dove la sua vita è iniziata: sul palcoscenico. Un ritrovato stato di salute, oltre alle difficoltà economiche, la spingono a rimettersi in gioco recitando Ibsen. La Duse prova allora a intercettare il nuovo che avanza affidandosi a Giacomino, aspirante autore, ma lo spettacolo sarà un fallimento.

Il film non è un biopic della grande attrice, è un grande dipinto di una donna che non si arrese mai, incarnata in modo intenso da una Valeria Bruni Tedeschi sicuramente in una delle interpretazioni più importanti della sua carriera.

La macchina da presa, rivolta molto spesso sul volto della “divina”, ci offre la potenza di una donna che non è mossa solo dal desiderio di recitare, ma anche da quello di riaffermarsi come donna, in un momento storico di transizione molto complesso come quello della fine della Prima guerra mondiale e l’affacciarsi del fascismo.

Il regista ci accompagna in questo ultimo viaggio di ritorno al teatro, interrompendolo con le immagini del percorso in treno del Milite Ignoto verso Roma attraverso l’Italia intera, una contrapposizione della realtà di una donna vera che sta affrontando con determinazione una prova in cui crede fermamente e delle immagini ‘trionfaliste’ di un milite ignoto, anticipazioni di un momento storico basato spesso sulla falsa propaganda.

La Duse è invece reale, una continua contrapposizione di forza e momenti più fragili, pronta a sacrificare anche gli affetti più sinceri per realizzare i suoi sogni.

In conclusione è sicuramente riuscita l’operazione del regista di far emerge dalla pellicola un ritratto della Duse moderno, del suo essere interiore, di una donna che cerca nel teatro la sua affermazione di donna libera.

In concorso alla 82^ Mostra del Cinema di Venezia.

Classificazione: 3.5 su 5.

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