Nühai
di Miriam Dimase
- Regia: Shu Qi
- Attori: Roy Chiu, 9m88, Bai Xiao-Ying
- Genere: Drammatico
- Paese: Taipei
- Durata: 125’
Una ragazzina trova conforto nell’amicizia con un’altra bambina con un nome simile, che incarna i sogni che lei ha represso. Le sue aspirazioni, però, sono messe alla prova dal passato della madre, che riflette le sue stesse difficoltà e la intrappola in un circolo vizioso di disperazione.
Presentato all’82° Festival del Cinema di Venezia, Girl segna l’esordio alla regia di una cineasta già nota al pubblico come attrice e come volto di una celebre campagna pubblicitaria. Un debutto che porta con sé inevitabili curiosità e aspettative, confermando una solida padronanza del linguaggio visivo.
Il film si distingue per la capacità di restituire con efficacia l’oppressione quotidiana della protagonista: i primi piani insistiti e le inquadrature claustrofobiche trasmettono la sensazione di soffocamento, amplificata dal contesto domestico teso e da un dedalo urbano di vicoli e case chiuse, quasi a riflettere la prigione interiore della giovane donna.
Se da un lato l’attenzione formale rivela maturità stilistica e sensibilità per la messa in scena, dall’altro il tema trattato – complesso, doloroso e psicologicamente gravoso – non spicca per originalità. La regista affronta il materiale narrativo con maestria e precisione, ma senza riuscire a innovare un terreno già ampiamente battuto dal cinema contemporaneo.
Girl è dunque un’opera prima promettente: intensa nelle atmosfere, convincente nella costruzione visiva, ma che paga pegno a una materia narrativa fin troppo familiare. Una regista da tenere d’occhio, capace di raccontare con sguardo personale, anche se ancora alla ricerca di un’impronta davvero unica.


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