No Other Choice

Non c’è altra scelta

  • Regia: Park Chan-wook
  • Attori: Lee Byung-hun, Son Ye-jin, Park Hee-soon, Lee Sung-min, Yeom Hye-ran, Cha Seung-won
  • Genere: Commedia, Drammatico
  • Paese: Corea del Sud
  • Durata: 139’
  • Al cinema dal 1 gennaio 2026

Man-soo (Lee Byung-hun) lavora come operaio in una cartiera, conducendo una vita tranquilla e dignitosa insieme alla sua famiglia. Tutto sembra scorrere senza scossoni, finché un giorno arriva la doccia fredda: l’azienda annuncia un taglio al personale e lui viene licenziato con poche parole, “non abbiamo scelta”. 

Da qui prende avvio un racconto che tocca nervi scoperti della nostra contemporaneità.

La perdita del lavoro, il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale, la sottomissione a Paesi economicamente dominanti: Park affronta questi temi con lucidità, mostrando la spirale in cui l’uomo scivola quando gli viene tolto non solo lo stipendio, ma soprattutto la dignità. Non è un caso che Man-soo lavori in una cartiera: la carta, simbolo di un sapere tangibile e di un’economia tradizionale, è sempre più sostituita dai sistemi digitali. La sua professione diventa così metafora di un mondo che si sgretola sotto i piedi, un mondo dove il materiale viene sacrificato in nome dell’immateriale, e con esso anche le vite di chi lo produce.

La regia, classica ma capace di sorprendere, restituisce la disperazione di Man-soo con uno sguardo lucido e costante, che scandisce i passaggi della sua caduta senza mai scadere nel melodramma. Park Chan- Wook utilizza la precisione formale per far emergere le incrinature emotive del protagonista, trasformando la normalità dei gesti quotidiani in segni di un equilibrio che si spezza. È un cinema che parte dall’ordinario per rivelarne il dramma nascosto, il regista abbandona i sentieri della vendetta per concentrarsi su un progetto più intimo e meditato, coltivato per vent’anni e finalmente portato con decisione al Lido. Ne nasce un racconto teso e controllato, che cresce dall’interno dei personaggi e porta lo spettatore a misurarsi con ciò che preferirebbe ignorare.

Classificazione: 4 su 5.

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