2025
di Serena Pasinetti
- Regia: Teona Strugar Mitevska
- Attori: Noomi Rapace, Sylvia Hoeks, Nikola Ristanovski
- Genere: Drammatico
- Paese: Belgio, Macedonia del Nord, Svezia, Danimarca, Bosnia ed Erzegovina
- Durata: 103’
Calcutta, India, agosto 1948, all’età di 37 anni Teresa (Noomi Rapace) madre superiore del convento delle suore di Loreto, sta aspettando la lettera che le permetterà di creare un nuovo ordine. In particolare il film si concentra su sette giorni e su un dilemma che si pone davanti a Teresa proprio quando sembra giunto il momento della realizzazione del suo progetto.
La regista di Dio è Donna e si chiama Petrunia dirige una pellicola che non è un biopic su Madre Teresa di Calcutta quanto piuttosto uno spaccato di un momento delicato della vita della santa offrendoci da un lato un’immagine non convenzionale di Teresa e nello stesso tempo continuando a raccontarci di mondo femminile e soprattutto di maternità.
Grazie a una messa in scena scandita in sette giorni che racconta il dramma a cui la protagonista è messa di fronte, con il racconto di una storia parallela che potrebbe essere solo la proiezione dei suoi dubbi, la regista riesce a presentare un’ immagine di Madre Teresa senza scadere nel retorico o nel dejà vu.
La tematica sicuramente fondamentale del film, e non a caso il titolo della pellicola è Mother, è la maternità. Donne a volte costrette a scegliere tra una maternità individuale e una collettiva, come nel caso di Teresa che diventa madre di tutti ma si pone i problema di voler essere madre di un solo bambino.
Ma non solo, e questa è una tematica molto interessante, è il chiedersi quanto di vanità e bisogno personale di gratificazione ci sia nel voler intraprendere operazioni di grande respiro collettivo.
Il mondo maschile è sicuramente lontano da questi temi, come ben dimostra il personaggio del sacerdote del film, che sembra incrollabile nelle sue certezze.
Film di apertura della sezione Orizzonti della 82^Mostra Del Cinema di Venezia.


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