El Jockey

di Amanda Gris

• Regia: Luis Ortega
• Attori: Nahuel Pérez Biscayart, Ùrsula Corberó, Daniel Giménez Cacho, Mariana Di Girolamo
• Genere: Drammatico
• Paese: Argentina, Spagna
• Durata: 96′
• Al cinema dal 17 luglio 2025

Remo Manfredini (Nahuel Pérez Biscayart) è un fantino argentino di grande talento ma con gravi dipendenze ed un atteggiamento autodistruttivo, che lo ha portato ad essere schiavo della malavita. Dopo un grave incidente cade in coma, da cui si risveglia per intraprendere un viaggio notturno e surreale per le vie di Buenos Aires, vestito da donna, in uno stato fisico e mentale sospeso (la bilancia continua a non muoversi dallo zero), mentre la compagna Abril, anch’essa fantina e incinta, cerca di trovarlo prima dei mafiosi che vogliono eliminarlo. Ritroveremo Remo in carcere dopo una misteriosa transizione di genere col nome di Dolores.

Ortega costruisce il film come una sequenza di quadri visivamente ricchi, pieni di esplicite citazioni: da Kaurismäki (anche grazie alla fotografia del finlandese Timo Salminen) a Lynch, Almodóvar, Sorrentino e Kim Ki‑duk (Ferro 3), con simbolismi e atmosfere oniriche in ogni scena. Il risultato, tuttavia, è eccessivo: la narrazione è frammentata, lo stile surreale sovraccarico e, nonostante l’ottima prova del protagonista, intensa, fisica e silenziosa, manca empatia; Remo/Dolores resta emotivamente distante e, malgrado la presenza di mafia, gravidanze, cambi d’identità e minacce di morte, la tensione narrativa non decolla mai.
Presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2024, El Jockey prometteva un viaggio di trasformazione esistenziale, ma finisce per essere sommerso da una regia autoreferenziale, più interessata a stupire che a costruire un racconto coerente e coinvolgente.