O Ùltimo Azul
2025
di Miriam Dimase
- Regia: Gabriel Mascaro
- Attori: Denise Weinberg, Rodrigo Santoro, Miriam Socarrás, Adanilo Reis, Clarissa Pinheiro
- Genere: Fantascienza
- Paese: Brazil, Mexico, Chile, Netherlands
- Durata: 86′
- Al cinema dal 30 ottobre 2025
Tereza (Denise Weinberg), 77 anni, ha vissuto tutta la sua vita in una piccola città industrializzata dell’Amazzonia finché un giorno il governo le impone di trasferirsi in una colonia di alloggi per anziani. Rifiutandosi di accettare questo destino imposto, Tereza si imbarcherà in un viaggio attraverso i fiumi della foresta.
Il film ci trascina in un viaggio potente e suggestivo, in cui la libertà non è solo un concetto astratto, ma una scelta quotidiana, una battaglia personale e collettiva. Tereza, incarna il rifiuto delle imposizioni sociali e governative, scegliendo di seguire il proprio istinto e la propria volontà. Il suo viaggio lungo l’Amazzonia non è solo una traversata fisica, ma un percorso interiore, un atto di ribellione contro un futuro che sembra già scritto.
La frase chiave del film, “il futuro è oggi”, risuona con forza nella narrazione: Tereza non si limita a sognare un domani diverso, ma agisce nel presente per costruirlo, dimostrando come le scelte quotidiane plasmino il destino. Il contrasto tra l’immensità incontaminata della natura e i segni tangibili dell’intervento umano, come i rifiuti che emergono dalle acque del fiume, aggiunge una dimensione ecologica al film. Il viaggio di Tereza diventa così anche una riflessione sulla condizione del pianeta, sulla libertà che ognuno di noi cerca ma che deve fare i conti con le conseguenze delle azioni collettive passate e presenti.
Gabriel Mascaro riesce a coniugare realismo e poesia visiva, con un racconto fatto di immagini evocative e simbolismi potenti. La sua regia, discorsiva e lineare, ci regala un racconto semplice ma con una narrazione che riesce comunque a coinvolgere lo spettatore, grazie a un equilibrio tra semplicità e profondità
In definitiva, questo film non è solo un’opera da guardare, ma da vivere e interiorizzare, spingendoci a riflettere sulle nostre stesse scelte e sul modo in cui contribuiamo a costruire il nostro futuro. Perché, come ci insegna Tereza, ogni momento vissuto pienamente porta con sé il potere di cambiare le cose.
Presentato in concorso alla 75ª edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 2025, il film ha vinto l’Orso d’argento per il Gran Premio della Giuria.


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