Paradise Is Burning

  • Regia: Mika Gustafson
  • Attori: Bianca Deliravo, Dilvin Asaad, Safira Mossberg, Ida Engvoll, Mitja Siren, Marta Oldenburg
  • Genere: Drammatico
  • Paese: Svezia
  • Durata: 108′
  • Al cinema dal 29 agosto 2024

In un quartiere di periferia svedese, tre sorelle minorenni se la cavano da sole, abbandonate a se stesse, senza genitori, in una vita selvaggia e spensierata, vivace e anarchica. Quando i servizi sociali chiedono un incontro, per evitare che le ragazze vengano date in affido e separate Laura (la maggiore delle sorelle) si impegna a cercare qualcuno che si spacci per la loro mamma. Per non preoccupare le sorelle, Laura tiene nascosta la minaccia che incombe sulla sua famiglia, ma quando il momento della verità viene a galla, sorgono nuove tensioni che costringono le tre sorelle a percorrere la sottile linea che divide l’euforia dalla libertà dell’infanzia alla realtà della crescita.

Mika Gustafson affronta temi di identità, appartenenza e resistenza attraverso la lente di una comunità emarginata, mettendo in evidenza le ingiustizie sociali e le sfide che le protagonisti affrontano nel loro ambiente: dipinge l’adolescenza con l’esplorazione di nuove esperienze e prospettive mirate alla ricerca di storie, realtà e luoghi diversi dove sentirsi accolti e compresi. Questo sistema del raffronto continuo tra ambienti diversi, oltre ad essere un sintomo di vulnerabilità che crea legami o affronta conflitti che mettono  alla prova la forza o la resilienza delle fanciulle, è anche una dura metafora sulla critica sociale che mette in luce le possibili disparità che ne derivano.

Tutto perfetto e metaforico ma come spieghiamo la completa assenza di un genitore o di chi ne ha la tutela? È possibile arrivare ad una situazione di negazione totale ed estrema per narrare un contesto emotivo adolescenziale? Tutto sommato si può giustificare solo se il suo ruolo è percepito come al di fuori della trama, senza inficiare la tensione della storia e dello sviluppo narrativo.

Il film ha vinto il prestigioso premio come miglior regia nella sezione “Orizzonti” dell’80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Classificazione: 2 su 5.

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