Fantastic Machine

  • Regia: Axel Danielson , Maximilien Van Aertryck
  • Genere: Documentario
  • Paese: Svezia , Danimarca
  • Durata: 88 ‘
  • Al cinema dal 9 maggio 2024

Che cos’è la fotografia? 

È l’esordio di questo documentario. Il termine fotografia deriva dalla congiunzione di due parole di origine greca: “luce” e “grafia/disegno” quindi “disegno di luce “

La foto più antica al mondo è francese “Vista dalla finestra a Le Gras” scattata nel 1826 dove viene ripreso il primo essere umano. Dalla camera oscura ai F.lli Lumière fino a You tube e il mondo dei social, viene ripercorsa tutta la storia della fotografia, dal catturare l’immagine di un viale in Francia fino ai circa 45 miliardi  di camere sul pianeta negli ultimi 200 anni.

Questo per mostrare quanto preponderante nella società  sia stata e sia, l’immagine e in quale modo noi ci relazioniamo ad essa.Senza assolutamente ignorare che l’immagine fotografica  ha anche il potere di manovrare e condizionare la realtà proprio mentre sembra registrarla scrupolosamente. 

Il titolo originale del film è ” And the King said: What a fantastic machine” E il Re esclamò “Che strumento fantastico” e a seguire “che può  mostrare anche ciò che non è avvenuto ” Parole del Re Edoardo VII riguardando il film che riproduceva la sua incoronazione nel1902.

Per motivi tecnici , tutto era stato girato in uno Studio a Parigi, addirittura con attori francesi! Primo esempio di ” fake news”. Da qui il documentario, utilizzando un immenso materiale d’archivio, una miriade di video amatoriali, clip di notizie, filmati e foto storiche, esplora gli effetti della smania espositiva mediatica della nostra epoca e quanto questa ossessione influisca sul comportamento  sociale. 

Con grande divertimento e ironia e anche cinismo, il film fa soprattutto riflettere sul fatto che le immagini possono sì  costituire un grande valore da condividere  ma non bisogna esserne manipolati.

Quindi , rispetto alla quantità  immensa di informazioni che ci investono ogni giorno, serve sviluppare una maggiore consapevolezza e stimolare un proprio pensiero critico. 

Classificazione: 2.5 su 5.

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