Giovani madri

Jeunes mères

  • Regia: Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
  • Attori: India Hair, Elsa Houben, Janaina Halloy, Lucie Laruelle, Babette Verbeek
  • Genere: Drammatico
  • Paese: Belgio, Francia
  • Durata: 104′
  • Al cinema dal 20 novembre 2025

Cinque giovanissime donne, tutte provenienti da situazioni di estremo disagio sociale ed economico, vivono insieme in una casa-rifugio di Liegi. Quattro di loro hanno appena avuto un bambino, ma solo una può contare sul fragile sostegno dell’altrettanto giovane padre; la quinta, invece, è in attesa di partorire e deve ancora elaborare il fatto di essere stata data in adozione alla nascita.
Da trent’anni il cinema di Jean-Pierre e Luc Dardenne si muove con coerenza ai margini della società, in quel territorio incerto dove i bisogni materiali si intrecciano con la ricerca di dignità. I loro protagonisti affrontano ogni giorno scelte concrete e morali, si confrontano con la durezza del mondo e solo a tratti intravedono sprazzi di speranza, quasi sempre però risucchiati dall’indifferenza generale che li circonda.
Sul piano formale ritroviamo il loro stile inconfondibile: macchina a mano incollata ai corpi, suono diretto, luce naturale e montaggio essenziale. L’assenza di musica e di effetti visivi concentra tutto sui volti, sui gesti, sui silenzi. È un realismo fisico e morale che non spiega, ma costringe lo spettatore a condividere la fatica di chi sopravvive nelle difficoltà.
Jeunes Mères riprende pienamente tutti questi elementi, ma introduce una variazione interessante: invece di seguire un unico percorso individuale, i Dardenne costruiscono per la prima volta un film corale. Le cinque storie, simili e diverse, offrono una gamma di reazioni e scelte possibili di fronte alla maternità in condizioni estreme. Questa struttura moltiplica i punti di vista e aggiunge una dinamica nuova al loro racconto, che in passato, concentrato su un solo destino infelice, rischiava di apparire troppo uniforme e asfissiante.
In definitiva, si tratta di un film tipico dei Dardenne — rigoroso, sobrio, umano — che conferma la fedeltà dei due registi al loro universo etico e stilistico. Un’opera da consigliare a chi già conosce il loro sguardo e non teme di affrontare, senza filtri, le contraddizioni della società contemporanea.

Prix du Scénario al Festival di Cannes 2025

Classificazione: 3.5 su 5.

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