2025
di Miriam Dimase
- Regia: Ari Aster
- Attori: Joaquin Phoenix, Pedro Pascal, Austin Butler, Emma Stone, Luke Grimes, Deirdre O’Connell
- Genere: Drammatico
- Paese: Usa
- Durata: 145′
- Al cinema dal 17 ottobre 2025
Durante la pandemia di COVID-19, nella placida cittadina americana di Eddington, la campagna elettorale per il nuovo sindaco fa emergere tensioni sopite. Lo sceriffo Joe Cross (Joaquin Phoenix), figura tanto tormentata quanto carismatica, entra in rotta di collisione con il sindaco uscente Ted García (Pedro Pascal). Quello che inizia come un confronto politico si trasforma in una spirale di caos e violenza, risvegliando traumi collettivi e individuali.
Con Eddington, Ari Aster costruisce un labirinto delirante dove l’America implode sotto il peso della propria storia e delle proprie nevrosi. Il film è un’epopea cupa, eccessiva, in cui ogni scena è un tassello di un mosaico culturale disturbante. Siamo davanti a un’opera che non ha paura di esagerare: talmente pregna di eventi e riferimenti da farti chiedere, a un certo punto, “quando arriveranno le cavallette”.
Phoenix interpreta uno sceriffo segnato dalla paranoia e dalla colpa, in un crescendo che lo trasforma quasi in una figura apocalittica, mentre Pascal dà volto a un politico ambiguo, gentile in superficie e profondamente manipolatore, due incarnazioni dell’America contemporanea, divisa tra paura e potere. Il conflitto tra i due diventa l’occasione per Aster di aprire il vaso di Pandora della società americana: il culto delle armi, il genocidio dei nativi, il razzismo sistemico, le derive religiose, l’isteria pandemica e quella fame insaziabile di visibilità che ha trasformato i social — nati in America — nel palcoscenico del narcisismo collettivo.
Non c’è una soluzione, e Aster non fa nulla per offrirne una. Tutto è raccontato attraverso l’assurdo, il grottesco, l’eccesso. Forse l’obiettivo del film sta proprio nel rifiuto di semplificare, nel raccontare l’America come un sogno febbrile e distorto, un incubo che non si riesce a spiegare né a dimenticare.


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