Le città di pianura

  • Regia: Francesco Sossai
  • Attori: Filippo Scotti, Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran, Andrea Pennacchi
  • Genere: Drammatico
  • Paese: Italia, Germania
  • Durata: 100′
  • Al cinema dal 2 ottobre 2025

Carlobianchi ( sì una parola sola) e Doriano (Sergio Romano e Pierpaolo Capovilla), due cinquantenni che vagano in macchina nella pianura veneta, hanno un’ossessione: andare a bere l’ultimo bicchiere. Una notte, in macchina, passando da un bar all’altro, si imbattono per caso in Giulio (Filippo Scotti), un timido studente di architettura: l’incontro con questi due strani maestri di vita trasformerà profondamente il ragazzo nel suo modo di approcciarsi al mondo e all’amore.

A quattro anni dall’esordio Altri cannibali, Francesco Sossai torna alla regia di un lungometraggio con Le città di pianura, riportandoci attraverso la sua galleria di sconfitti dalla vita, e ancor più dalla società, ricordandoci il cinema di Jarmusch e Kaurismaki. 
Il film è Un road movie nella sterminata pianura veneta, un on the road nostrano che pare farsi scherno degli On the Roadamericani Anni ‘60.
In realtà il regista narra in modo ironico e graffiante il viaggio in auto sulle strade venete tra grandi bevute e ricordi di un passato iconico e nostalgico di due cinquantenni che sono rimasti adolescenti. Accanto a loro, sul sedile posteriore, un giovane che sembra ormai già vecchio, studioso d’arte che non riesce a mescolarsi con i suoi coetanei che sanno solo sballarsi con alcolici pesanti e cocaina.
Il regista punta il dito accusatorio contro una generazione giovane che non si ribella se non
‘ sballandosi’ in solitudine, ferma, in luoghi chiusi, e il dito approvante verso una generazione che sa trovare valori diversi tra una bevuta e l’altra e sa costruire rapporti tra persone . 

Assistiamo con il passare dei minuti ad un amalgama affettiva tra  i tre personaggi con i due ‘ anziani’ che si prendono cura di Giulio per farlo uscire dal guscio.  Un film che non cede con il procedere, anzi cresce in tensione e ti fa desiderare di essere in macchina con i tre uomini.

Totalmente in parte gli attori, tra gli altri Filippo Scotti ( E’ stata la mano di Dio), giovane attore sempre più in crescendo. Film in concorso nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2025.

Classificazione: 3.5 su 5.

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