Divine Comedy

Komedie elahi

  • Regia: Ali Asgari
  • Attori: Bahram Ark, Sadaf Asgari, Hossein Soleimani, Bahman Ark, Mohammad Soori, Amirreza Ranjbaran
  • Genere: Commedia
  • Paese: Iran, Italia, Francia, Germania, Turchia
  • Durata: 98’
  • Al cinema dal 15 gennaio 2026

Bahram (Bahram Ark) è un regista quarantenne i cui film non hanno mai ricevuto il permesso per essere proiettati in Iran. Dopo l’ennesimo rifiuto da parte del Ministero della Cultura, decide di lanciarsi in una sfida: accompagnato in Vespa da Sadaf (Alireza Khatam ), la sua produttrice , intraprende una missione clandestina per presentare finalmente il film al pubblico iraniano, eludendo la censura governativa, l’assurda burocrazia del paese e le sue stesse incertezze.

Il film non è altro che il racconto reale  della burocrazia iraniana che  respinge l’uscita di un film e il regista usa la forma cinematografica stessa per raccontarci l’assurdità del rifiuto.

Insieme al regista stesso, lo spettatore ripercorre attraverso colloqui ironici e sarcastici le  assurde ragioni del rifiuto, talmente senza senso da diventare loro stesse l’oggetto dell’umorismo che percorre tutta la pellicola e che ci porta a riflettere amaramente sull’assurdità di certa inutile censura. Sadaf Asgari, la produttrice sulla vespa rosa che accompagna il regista,  a cui è stato vietato di lavorare in Iran dopo aver partecipato a Cannes per Kafka a Teheran, aggiunge un’ autenticità sovversiva interpretando sé stessa.

L’umorismo e il sarcasmo sono nella pellicolale armi da usare per combattere ottusità e ignoranza falsamente presentate come difesa di una morale assurda. Infine, quello che emerge in modo prorompente in questo film, che parla di una pellicola negata alla visione,  è un amore totalizzante verso il Cinema, non solo in difesa della propria opera ma anche nei confronti di film e registi di cui il regista e il fratello gemello (anch’egli regista) parlano, ricordando da dove è iniziata questa loro passione. E dimostra come il fatto stesso di realizzare un film sia una potente arma di ribellione in paesi politicamente repressi come l’Iran, di cui sicuramente il cinema, grazie a grandissimi registi, porta nel mondo una continua testimonianza.

Presentato nella Sezione Orizzonti della 82^ Mostra del Cinema di Venezia.

Classificazione: 3 su 5.

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