Father

Otec

2025

di Serena Pasinetti

• Regia: Tereza Nvotová
• Attori: Milan Ondrík, Dominika Morávková, Dominika Zajcz, Martina Sľúková, Aňa Geislerová, Peter Ondrejička, Peter Bebjak, Ingrid Timková, Roman Polák
• Genere: Drammatico
• Paese: Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia
• Durata: 103′

Un uomo (Milan Ondrik), dall’apparenza realizzato con una moglie e una figlia, vede la sua vita andare in frantumi quando, ricevendo una telefonata mentre è in ufficio da molte ore, si accorge drammaticamente di non avere mai lasciato la mattina la figlia all’asilo. La bambina è rimasta in macchina ed è morta per il caldo. 

Ispirato ad una storia vera, il film narra la spirale di angoscia in cui l’uomo precipita dopo la perdita della figlia. Cercando una “spiegazione” al fatto tragico, scopre di essere vittima di una Sindrome del Bambino Dimenticato, un vuoto di memoria che colpisce genitori in tutto il mondo. La pellicola non è però tanto sulla tragica vicenda in sé quanto sulle conseguenze, sul rapporto con la moglie, sul confronto con la legge, sul sentirsi colpevole ma anche vittima, sul giudizio degli altri. Sebbene sia una tematica difficile da trattare, la regista riesce, tranne in alcuni momenti di cedimento della scrittura, a mettere in scena in modo efficace e non retorico  la vicenda, usando molti piani sequenza e una colonna musicale pressante, ansiogena, che insegue il padre e ne anticipa la tragedia.

I piani sequenza in questo film non sono una scelta stilistica a caso, ma costringono lo spettatore a rimanere avviluppato al personaggio, a soffrire con lui, senza necessariamente  esprimere un giudizio morale sul suo comportamento. In un certo senso, la regista sembra più interessata alla forma, al come raccontare che non al contenuto, come se ci volesse dare una prova di stile e sicuramente la prova è superata. Milan Ondrik ha una recitazione coinvolgente .

Un film che è forse anche un atto d’amore verso chi perde tutto in attimo e rimane stordito di fronte a una tragedia.

In concorso nella sezione Orizzonti alla 82a Mostra del Cinema di Venezia.