Mykkatrilogia
2024
di Amanda Gris
- Regia: Juho Kuosmanen
- Attori: Juha Hurme, Seppo Mattila, Jaana Paananen
- Genere: Sperimentale
- Paese: Finlandia
- Durata: 61′
Un uomo anziano viene sfrattato dalla sua casa e vaga per la città con un cane e una carriola colma dei suoi pochi oggetti; un fratello e una sorella piuttosto attempati ricevono in eredità dal padre l’attrezzatura per distillare liquori illegali e iniziano a farlo con un certo successo; ancora un fratello e una sorella sono i guardiani di un faro remoto: dopo la morte di lui, lei progetta un razzo per raggiungerlo su un pianeta lontano.
Questi sono i fragili e improbabili spunti narrativi dei tre cortometraggi che compongono Silent Trilogy, bizzarro e coraggioso progetto del regista finlandese Juho Kuosmanen, noto soprattutto per Scompartimento n. 6, vincitore del Grand Prix della giuria al Festival di Cannes 2021.
Girate nell’arco degli ultimi quindici anni, le tre opere sono mute, in bianco e nero, accompagnate da didascalie, e pensate per essere proiettate con musica e rumori dal vivo. Si tratta di un articolato omaggio al cinema delle origini: quello di Charlie Chaplin, in primo luogo, ma anche alla slapstick comedy nel secondo episodio, e al cinema fantastico e onirico di Georges Méliès nel terzo.
Quest’ultimo si distingue per le scenografie e gli oggetti di scena costruiti in cartone e altri materiali poveri. Le riprese in pellicola 16mm, montate in analogico, risultano sgranate ed artigianali, affiancate da qualche incursioni nel digitale solo nell’episodio più recente.
Kuosmanen sembra voler rivendicare la semplicità e l’immediatezza di un atto creativo che sfugge al realismo dominante nel cinema europeo contemporaneo, dove lo sguardo è spesso sacrificato a favore della sceneggiatura.
Silent Trilogy è un divertissement cinefilo che affronta temi universali come la perdita, l’emarginazione e la speranza, con umorismo, malinconia e grande inventiva visiva. Da consigliare solo a chi è pronto a lasciarsi trasportare da un’esperienza inconsueta, anche se, in tutto, dura meno di un’ora.


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