Tutto il tempo che abbiamo
2024
di Serena Pasinetti
- Regia: John Crowley
- Attori: Florence Pugh, Andrew Garfield, Adam James, Aoife Hinds, Gianni Calchetti
- Genere: Drammatico, Sentimentale
- Paese: Francia, Gran Bretagna
- Durata: 107′
- Al cinema dal 6 febbraio 2025
Almut (Florence Pugh), una chef famosa, e Tobias (Andrew Garfield), appena divorziato, si incontrano casualmente in una situazione particolare. Si innamorano, costruiscono la famiglia che hanno sempre sognato, finché una dolorosa verità arriva a minare la loro storia dal profondo.
Una grande storia romantica sostenuta molto saldamente da una recitazione di notevole qualità. La vicende sono narrate con un continuo riferimento a dei flashback assolutamente disordinati dal punto di vista cronologico. Solo il finale è collocato nel suo giusto momento. Questa scelta narrativa che avrebbe potuto essere disturbante (come succede spesso con l’uso eccessivo dei flashback) in questo caso aiuta la fluidità della narrazione e ci tiene incollati allo schermo. Per non “perdere il filo” in questo gioco del prima e del dopo, conviene seguire lei e la sua gravidanza. La scelta del regista di questo tipo di narrazione apparentemente caotica è in fondo il racconto del fluire della vita di tutti noi, come quella di Almut e di Tobias.
La pellicola è la storia del loro incontro casuale e delle loro scelte, talvolta drammatiche, che nella vita dei due protagonisti avvengono, tenendo presente fattori disordinati cronologicamente, il che non è altro che quello che succede realmente. “Cinema is life, without the boring bits”, recita il maestro Hitchcock.
Ci sono alcune incongruenze narrative e il tema della malattia grave è forse trattato in modo poco approfondito, il che non toglie molto alla veridicità della storia narrata. La bravura dei due attori protagonisti è tale da poter perdonare anche qualche incertezza.


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