Nymph()maniac vol. I – II

  • Regia: Lars von Trier
  • Attori: Charlotte Gainsbourg, Stellan Skarsgård, Stacy Martin, Shia Labeouf, Jamie Bell, Mia Goth, Willem Dafoe, Michael Pas, Jean-Marc Barr, Christian Slater, Sophie Kennedy Clark, Udo Kie
  • Genere: Erotico, Drammatico
  • Paese: Danimarca, Germania, Belgio, Gran Bretagna, Francia
  • Durata: 241′

Un dramma psicologico che segue la storia di Joe, una donna che ripercorre la propria vita sessuale e le sue ossessioni, dall’adolescenza all’età adulta. Trovata ferita in un vicolo da Seligman, un uomo solitario, Joe viene accolta in casa sua e, attraverso un flashback strutturato in capitoli, racconta come la sua dipendenza dal sesso abbia influenzato le sue relazioni, il suo corpo e la sua psiche.

“I am just a bad human being.”

Con questa frase, Joe, la protagonista di Nymphomaniac, mette a nudo il cuore pulsante del film di Lars von Trier: la ricerca brutale, sincera e autodistruttiva dell’identità attraverso il sesso, il dolore e il rimorso. È una confessione? Un atto d’accusa? O semplicemente una verità cruda e disarmante?

Nymphomaniac non è solo un film sulla sessualità. È un viaggio nella psiche umana, un’esplorazione dei limiti del desiderio e delle conseguenze delle pulsioni più profonde. Attraverso il racconto di Joe, von Trier conduce lo spettatore in un labirinto di piacere e sofferenza, dove il confine tra vittima e carnefice si dissolve.

Ritornano i temi tipici della filmografia del regista danese: in ogni capitolo della storia, il sesso diventa uno specchio della condizione umana, un atto che supera il piacere fisico e si carica di significati filosofici, sociali e morali. Centrale è il tema della colpa e della redenzione: Joe lotta con la propria identità e con il giudizio degli altri, ma soprattutto con se stessa.

Lars von Trier non risparmia nulla. La narrazione frammentata, i dialoghi filosofici tra Joe e Seligman e le immagini crude ma poetiche creano un’esperienza cinematografica unica. Ogni scena e ogni inquadratura sono un pugno al cuore e alla mente dello spettatore, lasciato a domandarsi: quanto siamo disposti ad accettare delle nostre parti più oscure?

Il film di Von Trier, che venne distribuito in quasi tutti i Paesi nella sua versione ridotta e censurataè provocatorio, brutale e talvolta insopportabile. Non è un film pensato per piacere a tutti, ma un’opera che sfida lo spettatore a confrontarsi con domande che spesso evitiamo: chi siamo, quando ci spogliamo di ogni maschera? Quanto riusciamo ad accettare della nostra stessa oscurità?

Nymphomaniac è un’opera che ci ricorda quanto il cinema possa essere non solo intrattenimento, ma anche un mezzo per esplorare i confini dell’animo umano e in tal senso è disturbante, necessario, indimenticabile.

Classificazione: 4 su 5.

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