2024
di Serena Pasinetti
- Regia: Halfdan Ullmann Tøndel
- Attori: Renate Reinsve, Ellen Dorrit Petersen, Endre Hellestveit, Thea Lambrechts Vaulen, Øystein Røger
- Genere: Drammatico
- Paese: Norvegia, Germania, Svezia, Gran Bretagna
- Durata: 117′
- Al cinema dal 1 gennaio 2025
In una scuola elementare norvegese due bambini di sei anni, Jon e Armand, sono al centro di una oscura vicenda: Armand è accusato di aver molestato sessualmente il compagno, utilizzando anche una terminologia da adulto. Direttore e personale scolastico convocano la madre di Armand e i genitori di Jon per prendere le decisioni necessarie per risolvere la questione.
Una scuola elementare, dove per tutta la durata del film non si vedono bambini, ma solo adulti, è l’unico luogo in cui il regista mette in scena la vicenda. I personaggi principali, i tre genitori, entrano in “palcoscenico” accompagnati dal ticchettio ossessivo dei tacchi della mamma di Armand (Renate Reinsve) e dal fruscio delle scarpe dei genitori di Jon. L’atmosfera è inquietante, ossessiva ed è un crescendo di tensione: l’aula del colloquio diventa un’aula di tribunale. Il film diventa una pesante atto accusatorio contro gli adulti tutti, familiari e personale scolastico, che non sanno ascoltare i più piccoli, ma ascoltano e/o accusano solo sé stessi; una pesante condanna della società, quella norvegese, piena di pregiudizi. Molto interessante la scelta di mantenere l’unità temporale senza usare flashback, che avrebbero dovuto allontanare lo spettatore dalla scuola, ricorrendo però a fotografie sui muri scolastici.
Il regista è nipote di Liv Ullmann e Ingmar Bergman, quindi è forse prevedibile che il DNA della tradizione cinematografica si ritrovi in lui; ma, a parte ciò, Ullmann Tøndel dimostra di avere una sua personale e decisa capacità di dirigere un film.
Bravissimi gli attori, tra cui spicca Renate Reinsve.
Armand nel 2024 a Cannes ha vinto la Caméra d’Or, come migliore opera prima.


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