Una notte a New York

  • Regia: Christy Hall
  • Attori: Sean Penn, Dakota Johnson
  • Genere: Drammatico
  • Paese: Usa
  • Durata: 100′
  • Al cinema dal 19 dicembre 2024

Nel tragitto tra l’aeroporto JFK e Manhattan, una giovane donna (Dakota Johnson) intraprende un profondo dialogo con il tassista (Sean Penn).

La regista Christy Hall, alla sua prima opera dietro la macchina da presa, si affida a una messa in scena molto intima con tanti primi piani e una lunga conversazione tra due / tre persone che, nel corso della notte si confessano i propri peccati e desideri.

Ma un elemento che spicca nel corso della chiacchierata è l’eccessivo accanimento maschile nei confronti della figura femminile: in forme diverse, il tassista e l’uomo della chat mettono in luce lati di un maschilismo tanto diverso quanto insidioso.

Il tassista, con la sua ostentata semplicità, arriva a lodare le donne stupide, rivelando una visione arretrata e superficiale del genere femminile, quasi compiaciuto della sua banalità.

Dall’altra parte, l’uomo in chat rappresenta un tipo di maschilismo più moderno ma altrettanto tossico: invadente e aggressivo, che esagera con i messaggi spinti e spinge la conversazione su un piano di disagio costante.

Questa contrapposizione tra i due personaggi maschili mette sotto i riflettori il peso che la protagonista deve sopportare, non solo nei confronti dei propri peccati, ma anche nel difendersi da comportamenti che cercano di sminuirla o manipolarla.

Questo accanimento avrebbe potuto essere un punto di osservazione interessante, ma il film non riesce a sfruttarlo a pieno, rendendo il tragitto più un viaggio verso l’oblio che un percorso emotivo e simbolico, e nonostante le ottime interpretazioni degli attori, rimane una dinamica soffocata nel torpore generale della narrazione.

Classificazione: 2.5 su 5.

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