Hayao Miyazaki e l’Airone

  • Regia: Katu Arakawa
  • Genere: Documentario
  • Paese: Giappone
  • Durata: 120′
  • Al cinema dal 25 novembre 2024

Presentato in anteprima al Festival di Cannes 2024 in occasione della consegna della Palma d’Oro onoraria allo Studio Ghibli, questo lungometraggio è un documentario sulla nascita del capolavoro del regista giapponese: Il Ragazzo e l’Airone, Premio Oscar per Miglior Film d’Animazione nel 2024.

Per realizzarlo sono occorsi 7 anni di lavoro: per 3598 giorni, il regista è stato ripreso, giorno dopo giorno, lungo il travagliato percorso della realizzazione del film.

E anche quando chiude gli occhi alla notte “Continuo a pensare”, “Mi sembra di avere la testa rotta”: le idee fluiscono dal suo cervello e prendono forma incastrandosi l’una nell’altra come in un variegato puzzle.

E dalle idee al disegno, la frustrazione di non cogliere appieno le sfumature dell’espressione, le cancellature, i fogli buttati e rifare, rifare fino alla perfezione. Il tutto, a volte, immerso in una coltre di malinconia e di ricordi; i giorni volano, gli anni trascorrono e tanti amici si perdono nel percorso.

“Io sono ancora vivo”

“Perché?”

In questi momenti cerca di ritrovare le rassicurazioni di una quieta routine: le passeggiate nel bosco, il suono del bollitore per farsi il the, i bambini dell’asilo vicino che lo salutano festosi quando passa ed ecco la tranquillità: questo è il suo mondo.

E bisogna accettare le perdite e i tanti cambiamenti dolorosi dell’esistenza, consapevoli che sia il bene che il male ne fanno parte. Bisogna quindi realizzarsi al meglio

“Se non realizziamo qualcosa, non abbiamo niente”

E quindi si supera l’ansia e si crea.

Il suo produttore lo sollecita a trovare dentro di sé sempre più stimoli per la sua creatività; la sua illustratrice e collaboratrice, prima di morire, gli ha detto di non cedere mai, di continuare a fare film e così lui vuole fare: così  riflette e le sue creazioni escono dalla “testa rotta”, travolgenti e impregnate sì di angoscia e di malinconia ma anche piene di poesia e pronte a librarsi in un mondo di sogno, di fantasia, e poi calarsi nella realtà per renderla tollerabile e attraente.

Classificazione: 4 su 5.

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