12.12: The Day

  • Regia: Kim Sung-soo
  • Attori: Hwang Jung-min, Jung Woo-sung, Lee Sung-min
  • Genere: Storico, Azione, Thriller
  • Paese: Corea del Sud
  • Durata: 142′

Dicembre 1979: la Corea del Sud sembra essere sull’orlo di un grande cambiamento, dopo l’assassinio, alla fine di ottobre, del presidente-dittatore Park Chung-hee: la speranza è quella di arrivare a profonde riforme democratiche. Al contrario, la presa di potere di Chu porta a un colpo di stato che cambia il corso della moderna storia coreana e inaugura un futuro ancora più oppressivo e violento.

Il regista Kim Sung-soo racconta che, ancora adolescente, quella fatidica notte del 1979 sentì risuonare degli spari, ma fu solo anni dopo che apprese tutti i dettagli di ciò che era successo. E lo ha voluto raccontare.

12.12: The Day è una coinvolgente rappresentazione di come tutto questo avrebbe potuto essere evitato se solo alcune persone in più fossero state disposte a svolgere il proprio dovere con convinzione. Allo stesso tempo, scena dopo scena, il regista Kim Sung-soo crea un senso di tensione e di suspense talmente opprimenti che il risultato finale è un’immersione totale nel film, ma anche una profonda delusione per la mancanza di un risvolto democratico.

Potrebbe non sembrare una pellicola per un grande successo commerciale, ma il pubblico coreano ha risposto con grandissima attenzione, trasformandolo nel film di maggior incasso degli ultimi cinque anni: la sua uscita è ricordata soprattutto per un meme con cui gli spettatori registravano la loro frequenza cardiaca su uno smartwatch mentre guardavano il film e ne postavano degli screenshot sui social media.

Una menzione speciale va sicuramente a Hwang Jung-min, per il suo ritratto di un uomo pericoloso, disposto a tutto pur di ottenere il potere; e anche a Jung Woo-sung, per la sua grande interpretazione dell’uomo artefice della possibile soluzione democratica delle vicende coreane.

Ma il film ha soprattutto un grande merito: quello di mostrarci come la via della democrazia in Corea (e altrove) è ardua e come regimi dittatoriali sono sempre in agguato se non si riesce a seminare con determinazione i germogli della democrazia. Delegare è sempre più facile di decidere e fare scelte in prima persona.

Classificazione: 3.5 su 5.

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